Malattia olandese, dollaro e sindrome di Triffin

 

Ottima intuizione: applicare il concetto di "monocoltura economica" o "malattia olandese" al ruolo del dollaro come moneta globale è un’operazione teoricamente molto stimolante, e può offrire spunti significativi per comprendere alcune distorsioni strutturali dell’economia statunitense. Vediamo punto per punto:


🔹 1. Il dollaro come "monocoltura economica"

Nel caso statunitense, la funzione del dollaro come valuta di riserva globale (≈ 58% delle riserve valutarie mondiali) può essere vista come una risorsa strategica unica, simile al petrolio per l’Arabia Saudita o il rame per il Cile.

  • Gli Stati Uniti esportano dollari e importano beni reali.

  • Questo genera domanda costante per asset in dollari (Treasury, azioni, corporate bond), mantenendo elevata la valutazione della moneta.

  • Di conseguenza, i settori manifatturieri e industriali statunitensi diventano meno competitivi a causa del dollaro forte: un tipico effetto da "monocoltura valutaria".

👉 Conclusione: l'economia americana si "deindustrializza" perché la rendita di signoraggio e l'afflusso di capitali legati al ruolo globale del dollaro spiazzano la produzione reale.


🔹 2. La "Malattia olandese" versione americana

Nel modello classico della malattia olandese, un boom in un settore (es. gas o petrolio) porta:

  • afflusso di valuta estera,

  • rafforzamento della valuta nazionale,

  • declino di settori esportatori alternativi (tipicamente la manifattura).

Nel caso degli USA:

  • Il settore "esportatore" è finanziario e monetario: vendono debito, titoli e sicurezza legale.

  • L'afflusso continuo di capitali rafforza il dollaro.

  • Le esportazioni industriali e l’occupazione manifatturiera si riducono (declino del Rust Belt).

👉 Conclusione: la funzione globale del dollaro genera effetti analoghi a una malattia olandese di tipo monetario e finanziario.


🔹 3. Relazione con il Paradosso di Triffin

Il Paradosso di Triffin afferma che un paese che fornisce la moneta globale deve necessariamente:

  • mantenere deficit esterni costanti (per garantire liquidità al mondo),

  • ma ciò alla lunga mina la fiducia nella sua valuta e nella sostenibilità del debito.

🔁 Questo paradosso si intreccia con la "malattia olandese valutaria":

  • Per mantenere il ruolo del dollaro, gli USA devono esportare dollari → accettano squilibri commerciali strutturali.

  • Ma questi squilibri rafforzano la rendita finanziaria, a discapito della produzione industriale.

  • L’economia americana si configura allora come "rentier" globale, fragile sul piano produttivo e sociale.


🧩 In sintesi:

ConcettoApplicazione agli USA
MonocolturaIl dollaro è il "prodotto di esportazione" chiave.
Malattia olandeseLa valuta forte (dollaro) penalizza industria e lavoro interni.
Paradosso di TriffinIl ruolo egemonico del dollaro impone deficit e minaccia la stabilità di lungo periodo.

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